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12 aprile 2021
In epoca di contraddittorio, la Cassazione ne ricorda l’iter relativo ai parametri e studi di settore

Il contraddittorio preventivo continua ad essere al centro dell'attualità fiscale; ne è riprova la recente Ordinanza 7 aprile 2021, n. 9280, con cui la Corte ha ricordato gli effetti della mancata presentazione del contribuente, nel contesto dei “vecchi” parametri e studi di settore, che già lo prevedevano come obbligo.

In dettaglio, la Cassazione ha evidenziato che nell'iter dell'accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri, o degli studi di settore, assume rilievo centrale l'obbligatorietà del contraddittorio endoprocedimentale, che consente l'adeguamento degli "standards" alla concreta realta` economica del contribuente.
Se costui non abbia risposto all'invito al contraddittorio in sede amministrativa, assume le conseguenze della propria inerzia, in quanto l'Ufficio puo` motivare l'accertamento sulla sola base dell'applicazione degli "standards", dando conto dell'impossibilita` di costituire il contraddittorio con il contribuente, nonostante il rituale invito, ed il giudice puo` valutare, nel quadro probatorio, la mancata risposta all'invito ai fini della decisione.