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13 ottobre 2021
La Cassazione sull’onere della prova in materia di operazioni oggettivamente inesistenti

Con Ordinanza 11 ottobre 2021, n. 27592, la Cassazione ha ricordato, con riferimento alla detraibilità dell'IVA ed alla deducibilità dei costi nel caso di fatture relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, che la fattura, di regola, costituisce titolo per il contribuente ai fini del diritto alla detrazione dell'imposta sul valore aggiunto e alla deducibilità dei costi in essa annotati, per cui spetta all'Ufficio dimostrare il difetto delle condizioni per l'insorgenza di tale diritto (Cass., sez., 5, 14 maggio 2020, n. 8919).

Tale prova, proseguono gli Ermellini, può essere fornita anche mediante elementi indiziari e presuntivi, poiché la prova presuntiva non è collocata su un piano gerarchicamente subordinato rispetto alle altre fonti di prova e costituisce una prova completa alla quale il giudice di merito può attribuire rilevanza anche in via esclusiva ai fini della formazione del proprio convincimento (Cass., n. 9108 del 6 giugno 2012; Cass., sez. 5, 14 maggio 2020, n. 8919).