
L'interpretazione del contratto e i suoi effetti tributari sempre più spesso formano oggetto delle pronunce della Cassazione.
Ne è un esempio la recentissima Ordinanza 29 novembre 2021, n. 37349, con cui gli Ermellini hanno ricordato che, nell'interpretazione del contratto, il carattere prioritario dell'elemento letterale non deve essere inteso in senso assoluto, atteso che il richiamo nell'
Pertanto, prosegue la Corte, assume valore rilevante anche il criterio logico-sistematico di cui all'
Dunque, conclude la Cassazione, la comune volontà deve essere ricostruita sulla base di due elementi principali, ovvero il senso letterale delle espressioni usate e la ratio del precetto contrattuale, e tra questi criteri interpretativi non esiste un preciso ordine di priorità, essendo essi destinati ad integrarsi a vicenda ed ancora che il criterio letterale e quello del comportamento delle parti, anche successivo al contratto medesimo