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13 dicembre 2021
Gli Ermellini tornano ad occuparsi dei crediti IVA in compensazione

All'indomani delle oramai celebri sentenze n. 34443, n. 34444 e n. 34445 del 16 novembre scorso, gli Ermellini tornano a occuparsi di crediti fiscali.

Ne è stata l'occasione l'Ordinanza 9 dicembre 2021, n. 39162, con cui la Corte ha evidenziato che l'utilizzo del credito IVA è concetto ben distinto dall'esistenza del credito IVA:

  • il primo postula che il contribuente abbia provveduto ad utilizzare il credito IVA in compensazione con il modello F24 in sede di versamenti periodici o nella dichiarazione annuale a scomputo dell'imposta dovuta o rimborsata;
  • il secondo, invece, ha riguardo unicamente alla realizzazione di operazioni passive rilevanti ai fini IVA, cioè al fatto che nei confronti del contribuente siano state emesse fatture passive rilevanti ai fini Iva e che comportino la maturazione di un credito IVA.

Pertanto, conclude la Corte, è dunque differente il significato di fondo dei due termini: il primo attiene all'esercizio del diritto alla detrazione dalla parte del contribuente soggettivo passivo di imposta; il secondo, alla insorgenza del credito IVA.