Con Ordinanza 30 dicembre 2021, n. 41945, la Cassazione ha precisato che il giudice del merito ha il potere di affermare che i fatti addottinon abbiano i requisiti della precisione e gravità, sempre che egli fornisca del convincimento così attinto una giustificazione adeguata e logicamente non contraddittoria.

Per questa ragione, gli Ermellini hanno cassato la sentenza di appello, in quanto il giudicante si era limitato ad affermare, senza procedere ad una valutazione complessiva di tutti gli elementi acquisiti, che l'Agenzia aveva fatto ricorso a mere congetture, senza porre in relazione tra loro i singoli elementi indicati nell'accertamento per eventualmente escludere che la combinazione di tali elementi fosse in grado di fornire una valida prova presuntiva.