Con Ordinanza 3 giugno 2022, n. 17983, gli Ermellini hanno ricordato che, in materia di operazioni con i paesi a fiscalità privilegiata (c.d. “black list”), il riconoscimento del diritto alla deduzione è subordinato alla prova, da parte del contribuente, dell'effettività dell'operazione.
Al riguardo, prosegue la Corte, nessun limite è posto dalla legge, potendo il contribuente fornire liberamente la prova dell'esimente senza alcuna preclusione, né processuale, né sostanziale, rimanendo liberamente individuabile dal contribuente e non invece, determinata dall'Amministrazione.