Come precisato nella Risposta a interpello 20 gennaio 2023, n. 127, sono imponibili in Italia i compensi versati dal datore inglese al cittadino italiano iscritto all'AIRE, che svolge la sua attività in smart working in Italia e risulta residente nel territorio in base alla definizione del concetto di “residenza fiscale” presente nell'ordinamento interno e nella convenzione contro le doppie imposizioni Italia-UK.