
La disciplina del giudizio tributario finisce nuovamente al vaglio della Consulta. In passato, più volte la Corte costituzionale si era pronunciata sul profilo della pubblicità delle udienze di trattazione delle controversie tributarie, tanto relativamente al "vecchio rito" (dichiarandone l'illegittimità), quanto relativamente alla nuova disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 546/92 (respingendo l'eccezione di legittimità).
Con l'ordinanza di remissione che si commenta, la Corte è chiamata ancora una volta a valutare la legittimità della normativa del 1992 alla luce tanto della giurisprudenza pregressa, quanto di nuovi parametri costituzionali nel frattempo consolidatisi (come il c.d. giusto processo), nonchè di ulteriori contributi che arrivano da altri Giudici (come quelli amministrativi), in ordine alla necessità dell'udienza pubblica per contrastare i rischi di una "giustizia segreta, refrattaria ad ogni forma di controllo pubblico".
di Michele Troisi - Professore di Diritto Costituzionale
La Commissione
tributaria provinciale di Catania, con ordinanza 7 gennaio 2021, n. 11, ha
sollevato la questione di legittimità costituzionale dell'