
Le disposizioni in tema di atti di accertamento-esecutivi ex art. 29, D.L. n. 78/2010 valevoli per le imposte dirette, l'IVA e l'IRAP, ed il contestuale venir meno, per questi tributi, della notifica della cartella di pagamento ex art. 25, comma 1, D.P.R. n. 600/72, in un'ottica di diritto di difesa e di tutela processuale, aprono diverse problematiche sulla necessità di notifica dell'atto accertativo-esecutivo non solo al debitore principale (cedente) che ha realizzato il fatto indice di capacità contributiva, ma anche al coobbligato in solido (cessionario), oltre che sui termini decadenziali di notifica, sul contraddittorio endoprocedimentale per l'IVA, e sulle informazioni che dovrebbe necessariamente contenere l'intimazione di pagamento quale primo atto della riscossione nei confronti del cessionario.
di Stefano Filippi - Dottore commercialista in Verona
L'istituto della solidarietà, in diritto
civile, è disciplinato dall'