
Il c.d. "redditometro", corrisponde sostanzialmente a un "algoritmo" che, acquisiti determinati dati, elabora un reddito "sintetico" utilizzabile
i) sia per la programmazione dei controlli fiscali,
ii) sia, ricorrendone i presupposti, per la rettifica della situazione reddituale "manifesta" del contribuente.
Dopo una fase caratterizzata da incertezze applicative e orientamenti delle linee guida dei controlli, l'accertamento sintetico/redditometrico riparte nel 2021 con un nuovo decreto ministeriale (di seguito "Decreto MEF"), da sperimentare in un diverso contesto economico - sociale e con una differente cornice normativa. Infatti, lo scorso il 15 luglio si è conclusa, la consultazione pubblica, aperta il 10 giugno 2021, dello schema di decreto di cui si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Tale prima fase di confronto è stata riservata alle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori, per individuare gli elementi indicativi della capacità contributiva dei contribuenti con il fine dideterminare sinteticamenteil reddito delle persone fisiche a decorrere dall'anno 2016.
Di seguito vengono riproposte le principali caratteristiche del citato strumento applicato negli accertamenti per la determinazione sintetica del reddito.
di Dario Palella - Dottore Commercialista
Pur continuando a figurare tra gli strumenti accertativi a disposizione del Fisco, l'accertamento sintetico di fatto negli ultimi anni era stato messo da parte a vantaggio delle...