
La recentissima Ordinanza n. 21006 della Corte di Cassazione pubblicata il 22 luglio 2021, nel ribadire il principio per cui non risponde dei debiti tributari il chiamato all'eredità neanche nel periodo intercorrente tra la dichiarazione di successione e la rinuncia, consente di approfondire sotto il profilo tributario, la problematica - sempre attuale - della trasmissione del debito tributario agli eredi.
La questione implicando l'applicazione delle norme civilistiche e di quelle fiscali ha plurime implicazioni, motivo per cui partendo dai primi atti di natura fiscale a cui sono chiamati gli "eredi" (o futuri tali), ovvero la comunicazione ex art. 65 D.P.R. n. 600/1973 e la dichiarazione di successione, si approfondirà lo status di chiamato all'eredità e, con esso le implicazioni della rinuncia o dell'accettazione (tacita o espressa) dell'eredità, sebbene nell'ambito circoscritto dei rapporti tra fisco e contribuente.
di Rebecca Amato - Avvocato tributarista
La trasmissibilità del debito fiscale del de cuius ai successori di questo, è un fatto giuridico complesso che comporta plurime implicazioni sul piano giuridico,...