
L'amministrazione finanziaria, al fine di controllare i corretti adempimenti dei contribuenti, si avvale di una serie di poteri istruttori e di controllo.
Oltre ai controlli meramente formali, vi sono anche quelli prettamente sostanziali, la cui finalità è quella di verificare se da parte del contribuente siano stati compiuti atti idonei a determinare l'occultamento di profitti, di costi fittizi, piuttosto che di documenti falsi.
Questo tipo di controllo sostanziale va sotto il nome di "verifica fiscale" e può essere compiuto sia dagli ispettori dell'Agenzia delle Entrate, che da parte della Guardia di Finanza: essi pongono in essere una vera e propria "indagine", durante la quale hanno la possibilità di procedere all'accesso, all'ispezioneed alle verifiche documentali (che possono essere finanziare, bancarie o postali) che più ritengono necessarie e opportune.
L'indagine fiscale è il momento durante il quale, nel tentativo di ricostruire la capacità contributiva del contribuente, si mette quest'ultimo in uno status di soggezione psicologica tale da poterlo far incorrere in errori.
È per questo che occorre, in via preliminare, rendere sempre edotto il contribuente su come comportarsi durante le ispezioni fiscali, è importante, dunque, che egli sia a conoscenza dei propri diritti e doveri nel rapporto con l'Amministrazione Finanziaria, nonché delle norme che regolano l'operato degli accertatori.
di Vincenzo Ficarella - Dottore Commercialista in Bari
La verifica fiscale è disciplinata, in maniera precisa dai seguenti articoli:
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Art. 52, ...