
Con la sentenza n. 209/2022, la Corte costituzionale si è espressa in ordine alle questioni di legittimità costituzionale sollevate con riferimento all'agevolazione IMU per i componenti di un medesimo nucleo familiare contenuta nell'articolo 12, comma 2, quarto e quinto periodo, Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, nella Legge 22 dicembre 2011, n.214 e modificato dall'art. 1, comma 707, lettera b), Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato). La decisione della Corte, scaturita dalle ordinanze della Commissione tributaria provinciale di Napoli e della stessa Corte costituzionale (che si è autorimessa la questione di legittimità costituzionale) permette di svolgere alcune riflessioni sul rapporto tra tributo e famiglia alla luce dei mutamenti sociali in atto.
La sentenza in commento risulta particolarmente rilevante poiché pone in evidenza i molteplici nessi che legano il dovere tributario di cui all'