
L'introduzione della sanatoria per la restituzione spontanea del credito d'imposta, assieme alla definizione agevolata prevista dalla Legge di bilancio 2023 per tutti gli atti di recupero non ancora impugnati o non definiti al 1° gennaio 2023 e la possibilità per le imprese di richiedere la certificazione per la qualificazione degli investimenti rappresentano le ultime novità relative al credito per attività di R&S. L'attuale normativa, ponendo l'impresa nella sostanziale condizione di scelta tra l'adesione alla sanatoria e la possibile via del contenzioso, non sembra favorire un approccio conciliatorio. Anche quando le Sezioni Unite della Cassazione si saranno espresse sul concetto di credito inesistente o non spettante, ai fini della norma in commento, sarà imprescindibile l'intervento del Legislatore su una materia divenuta oramai troppo complessa.
In un nostro primo intervento (si veda Approfondimento n. 191, del 29 novembre 2021), avevamo analizzato l'impianto normativo relativo al credito d'imposta per attività di R&S evidenziando le difficoltà di applicazione della norma alle fattispecie concrete...