
Il comparto dei tributi locali viene spesso trattato alla stregua di una fiscalità di “serie B”. Si tratta, però, di uno stigma ingeneroso dal momento che i predetti tributi rappresentano la linfa vitale del nostro Paese, connotato da una moltitudine di enti territoriali, soprattutto Comuni, dotati di una certa autonomia anche sotto il profilo tributario. Inoltre, le tematiche giuridiche che si accompagnano all'applicazione dei tributi locali sono spesso ancor più complesse di quelle relative al sistema “centrale”. Le difficoltà consistono nel “calare” nella fiscalità locale norme e principi pensati dal legislatore essenzialmente per i tributi erariali. Si tratta di un esercizio molto complesso, privo di regole certe, in cui si fa fatica a trovare riferimenti normativi specifici e, soprattutto, in cui si osservano difformità di comportamenti piuttosto evidenti. Nel presente contributo verrà affrontato il tema delle sanzioni e dei diversi istituti che ne governano l'applicazione, mettendo in luce proprio le peculiarità che caratterizzano il comparto dei tributi locali.
La riserva di legge che caratterizza il nostro sistema, stabilita dall'