
La Corte di Cassazione con due recenti pronunce ha sancito un interessante principio in materia di rilevanza fiscale delle sopravvenienze attive.
In particolare, ad avviso della Suprema Corte, una sopravvenienza attiva è fiscalmente rilevante soltanto se la posta oggetto di rettifica sia reale ed esistente.
Diversamente, rimane estranea al concetto di sopravvenienza attiva come definita dall'articolo 88, TUIR, l'ipotesi di una posta passiva (spesa o perdita o qualsiasi altra passività) iscritta in un determinato bilancio, ancorché inesistente perché documentata da atti o fatture false materialmente o ideologicamente o giuridicamente, non dotata dei requisiti formali per essere portata in deduzione.
In tal caso, la sopravvenienza attiva sarà fiscalmente irrilevante e l'Amministrazione finanziaria dovrà, invece, rettificare il reddito relativo al periodo d'imposta in cui è stato imputato l'elemento negativo di reddito fittizio che è stato, dunque, dedotto in maniera illegittima.
Nell'ambito del presente contributo, dopo aver delineato brevemente il concetto di sopravvenienza attiva, verrà esaminata e commentata la posizione della giurisprudenza rispetto all'eliminazione di passività patrimoniali derivanti dal precedente stanziamento di passività inesistenti o frutto di errori.
Le sopravvenienze, sotto il profilo contabile, sono delle poste che vengono contabilizzate al fine di adeguare, in positivo o in negativo, il valore di iscrizione di un'attività o una...