
Una delle questioni maggiormente dibattute in giurisprudenza è, senza dubbio, rappresentata dal discrimine, spesso labile, tra spese di pubblicità e spese di rappresentanza: qualificazione non di poco conto, ove si consideri il differente trattamento fiscale cui le stesse sono assoggettate.
La Sentenza 10440 del 21 aprile della quinta Sezione ne affronta il versante IVA, esaminando il testo dell'articolo 19-bis1, D.P.R. n. 633/72, nella versione precedente quella attuale (espressa ancora in lire); il quale esclude la detrazione dell'imposta limitatamente alle spese di rappresentanza.
L'occasione ha consentito agli ermellini di ripercorrere i principali precedenti sul punto, che hanno tracciato il fil rouge della giurisprudenza di legittimità degli ultimi anni.
di Marco Ligrani - Dottore Commercialista in Bari
In ragione della diversa finalità delle spese di rappresentanza (rispetto a quelle di pubblicità) e, più in generale, del diverso "grado" con cui le stesse partecipano al "ciclo produttivo", l' ...