
La natura delle stime desunte dall'Osservatorio Mobiliare Italiano (OMI) è di mera presunzione semplice, in quanto tale inidonea a giustificare, da sola, l'accertamento di maggior valore.
Lo ha stabilito la Sezione tributaria della Corte di Cassazione nella sentenza n. 16957 del 16 giugno, con la quale gli Ermellini, nel rigettare il ricorso delle entrate, hanno ricordato come la legge n. 88/2009 ("legge comunitaria 2008") abbia soppresso la natura di presunzione legale dei valori OMI, ripristinando lo status quo ante il 2006.
di Marco Ligrani - Dottore Commercialista in Bari
La questione sottoposta al vaglio della Corte nasce con l'impugnazione, da parte di una società e dei soci, dei rispettivi avvisi di accertamento scaturiti dalla vendita di cinque unità immobiliari, ritenuta ...