
Con Sentenza n. 21766 del 29 luglio, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito il principio per cui non esiste alcun termine di decadenza in tema di accertamento del credito IVA "sovrastimato" chiesto a rimborso in dichiarazione, il quale, dunque, può formare oggetto di recupero anche qualora siano scaduti i termini per l'esercizio del potere di accertamento, senza che abbia adottato alcun provvedimento.
In tal modo, le Sezioni Unite creano, di fatto, il genus dell'accertamento dei crediti fiscali distinguendolo da quello dei debiti, limitando a quest'ultimo l'operatività dei termini decadenziali previsti per legge, dai quali il primo resterebbe svincolato.
Se a ciò si aggiunge che di recente, con Sentenza n. 8500 del 25 marzo, sempre le Sezioni Unite erano pervenute alla stessa conclusione con riferimento ai costi pluriennali, anch'essi sempre accertabili senza limiti di tempo, si profila uno scenario in cui a venir meno è il principio stesso della decadenza dall'attività accertativa con i relativi termini.
di Marco Ligrani - Dottore Commercialista in Bari
La vicenda prende le mosse dalla richiesta di rimborso IVA da parte di una curatela per cessazione dell'attività, a norma dell'art. 30, comma 2, D.P.R. n. 633/1972, che l'Agenzia delle Entrate sospese in attesa...