
Il difetto di motivazione degli avvisi di accertamento, così come degli atti impositivi in genere, rappresenta una delle questioni più di frequente dibattute, attesa la sua centralità tra gli obblighi posti a carico dell'amministrazione finanziaria, la cui violazione è causa di nullità.
L'obbligo motivazionale si articola sulla base di numerose declinazioni, tra le quali spicca, per importanza, l'obbligo di allegazione degli atti menzionati e non conosciuti dal contribuente, dei quali l'accertamento non riproduca già il requisito essenziale.
È quanto ricordato con Sentenza 31976 del 5 novembre, con cui la Corte ha annullato una rettifica operata ai fini del registro per mancanza delle perizie sulle quali essa si era basata, "rifiutandone" il deposito, postumo, in sede giudiziale.
di Marco Ligrani - Dottore Commercialista in Bari
L'Agenzia delle Entrate notificava a due contribuenti un avviso di rettifica e liquidazione ai fini delle imposte di registro e ipo-catastali, con il quale accertava un maggior valore delle aree edificabili vendute a...