
Con il "tris" di sentenze n. 34443, n. 34444 e n. 34445 del 16 novembre, gli Ermellini invertono, finalmente, la rotta rispetto alla qualificazione dei crediti inesistenti e non spettanti.
La Cassazione, in particolare, conferma che sono inesistenti soltanto i crediti "non reali" e che, al contempo, emergono da un controllo di tipo sostanziale. La decisione, che "salva" il credito recuperato solo perché mancante dell'istanza allora necessaria, fissa un principio che oggi potrebbe rivelarsi ancor più significativo, alla vigilia dei controlli sui nuovi crediti fiscali.
di Marco Ligrani - Dottore Commercialista in Bari
L'Agenzia delle Entrate notificò a una S.n.c. un avviso di recupero con cui si contestava l'indebito utilizzo in compensazione di un credito IVA maturato nel...