
Con la pronuncia in rassegna, la Suprema Corta di Cassazione è nuovamente intervenuta sulla risalente tematica del doppio binario sanzionatorio tributario.
La fattispecie oggetto del giudizio di legittimità ha in questo caso riguardato la presentazione di una dichiarazione infedele, fattispecie sanzionata, sul versante amministrativo, dagli artt. 1, comma 2 e 5, comma 4, D.Lgs. n. 471/1997 (rispettivamente, per le imposte sui redditi e per l'IVA) e, sul versante penale, dall'art. 4, D.Lgs. n. 74/2000.
Il contribuente, infatti, lamentava l'applicazione di una ingente sanzione amministrativa, divenuta definitiva dopo il giudizio dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale adita e la condanna, nel relativo procedimento penale, alla pena della reclusione di un anno e quattro mesi.
di Pietro Rossomando - Avvocato tributarista in Roma
Quella del ne bis idem è un'espressione che rinvia ad un principio ormai risalente, secondo il quale un soggetto non può essere sottoposto ad un doppio giudizio per ...