
La Suprema Corte di Cassazione con Sentenza 29 marzo 2022, n. 11328 torna a pronunciarsi su una questione di particolare importanza in tema di reati tributari ed è quella di comprendere i riflessi che possono determinarsi sul piano penale a fronte della richiesta di rateizzazione del debito tributario.
Ebbene, la giurisprudenza di legittimità, dando seguito al proprio indirizzo maggioritario, chiarisce ancora una volta che: "l'accordo tra il contribuente e l'amministrazione finanziaria per la rateizzazione del debito, quantunque comporti la rimodulazione della sua scadenza, che viene scansionata nel tempo in corrispondenza ai termini delle singole rate, non esclude che, al verificarsi di detta scadenza senza la soddisfazione totale del debito, il reato resti comunque configurabile, in quanto la previsione di una causa sopravvenuta di non punibilità del fatto lascia immutata l'illiceità della condotta".
di Francesca Tommasei - Avvocato tributarista in Grottaglie
L'